sabato 28 dicembre 2013

NEUROTOSSICITA' DELL'ALLUMINIO: RIFLESSIONI SULLE VACCINAZIONI E SULLA LORO SICUREZZA

di Luca Scantamburlo
Anni addietro m'imbattei nella controversa questione dei vaccini e della loro sicurezza, soprattutto in relazione alla loro obbligatorietà come profilassi vaccinale ai sensi di Legge (si tratta di atti sanitari disciplinati in ambito civilistico e penale). La questione è collegata alle cosiddette "reazioni avverse", sempre possibili a seguito della vaccinazione. Effetti collaterali lievi, leggeri e temporanei, a seguito delle vaccinazioni a cui sono sottoposti i bambini, sono possibili e contemplati, ma generalmente non lasciano tracce. Ma eventi gravi collegati alle vaccinazioni sono altresì possibili, anche se rari o molto rari a detta della grande maggioranza della comunità medica. Purtroppo in tal caso hanno in talune occasioni anche effetti irreversibili. Le stesse autorità sanitarie ne sono così consapevoli che giustamente mettono in guardia i genitori in proposito, anche se talvolta un po' in sordina a mio avviso. Lo stesso fanno correttamente le case farmaceutiche nel foglietto illustrativo (detto volgarmente "bugiardino") allegato ai loro prodotti, e che accompagna il vaccino usato dalle autorità sanitarie. Non a caso lo stesso Legislatore italiano ha previsto una Legge che si occupa del riconoscimento del danno da vaccino (Legge 210/92): un indennizzo da parte dello Stato che risarcisce colui o colei che ha riportato "menomazione permanente della integrità psico-fisica" a seguito di "vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana". Naturalmente, è necessario riconoscere il nesso causale, e di questo si occupa una apposita commissione medico-ospedaliera.
Ma esistono in Italia studi clinici e statistici certificati in proposito, sempre aggiornati, che studiano e rendono pubblici le percentuali di reazioni avverse riscontrate sull'intera popolazione di bambini vaccinati, anno per anno, comparandole con quelle di altri Paesi dove le vaccinazioni sono obbligatorie? Studi non basati soltanto sull'iniziativa dei genitori, che registrano anomalie ed eventuali potenziali reazioni avverse, ma programmi di monitoraggio capillari ed estesi per iniziativa delle Autorità?
E le commissioni medico-ospedaliere che studiano il nesso causa-effetto (il nesso causale) fra la vaccinazione e la menomazione dell'integrità psico-fisica, in caso di richiesta da parte delle famiglie del riconoscimento di danno da vaccino, a quali criteri e studi scientifici si affidano per esprimere il loro giudizio? I genitori italiani dovrebbero avere sempre chiaro il rapporto rischio/beneficio dell'atto medico a cui sono chiamati ad ottemperare: portare i propri figli alla seduta vaccinale.
Ma lasciamo da parte per un attimo la questione giuridico-sanitaria e spostiamo l'attenzione sui genitori dei bambini, che sono chiamati dalle Autorità sanitarie italiane a tale atto medico davvero importante per la salute dei propri figli e della società stessa.
Mi pongo tre domande in questo mio scritto di riflessioni sulla società:
1) quanti genitori italiani chiamati per le sedute vaccinali obbligatorie per Legge (fa eccezione la Regione Veneto in Italia, una regione in cui da anni la vaccinazione è facoltativa, grazie ad una apposita Legge Regionale che ne ha sospeso l'obbligatorietà), sanno che è possibile chiedere alle stesse autorità di Prevenzione medica di poter avere fisicamente fra le mani il foglietto illustrativo dei vaccini, per leggerlo con attenzione e conoscere così in anticipo gli ingredienti dei vaccini che verranno somministrati ai loro figli? Le Autorità sanitarie sono disponibili in tal caso, e forniscono le informazioni richieste; è bene tenerlo presente, anche considerando possibili allergie ed intolleranze.
2) Quanti genitori italiani sono realmente e consapevolmente al corrente del rischio delle reazioni avverse ai vaccini - possibili anche se registrate in percentuali basse - e dei casi di reazioni avverse gravi registrate in Italia e nel mondo, negli ultimi due decenni?
3) Quanti nuovi genitori prendono coscienza che nonostante le vaccinazioni obbligatorie in Italia siano quattro, spesso esse sono somministrate in una unica soluzione-fiala di vaccinazione esavalente e non somministrate separatamente ? (esavalente significa sei vaccinazioni in totale ed in una unica volta: due facoltative-raccomandate più le quattro obbligatorie).
Le Autorità mediche ovviamente avvertono in precedenza con chiarezza, ma come non cogliere l'anomalia? Se le obbligatorie per legge sono quattro, perché prevedere una unica fiala con sei? Essa dovrebbe essere tetravalente, e non esavalente.
Prendiamo ad esempio uno dei più importanti vaccini esavalenti somministrati già da alcuni anni in Italia; il foglietto illustrativo che accompagnava il vaccino - e che ho letto personalmente - citava fra i componenti le seguenti sostanze chimiche:
1) alluminio idrossido idrato, su cui vengono adosorbiti i tossoidi/antigeni;
2) fosfato di alluminio, su cui vengono adsorbiti gli antigeni di superficie ed un polisaccaride;
In tal caso la sostanza contenente alluminio è un adiuvante: una sostanza che ha funzione di supporto, di sostegno. Ebbene, anni fa lessi un interessante scritto scientifico pubblicato su un periodico ufficiale della Accademia americana di Pediatria, il quale sottolineava nel marzo 1996 la tossicità dell'alluminio negli infanti e nei bambini. Una scoperta - quella della tossicità dell'alluminio - piuttosto recente. In buona sostanza in tale scritto si dice che l'alluminio - un metallo - può interferire nei processi metabolici e cellulari del sistema nervoso umano, ed anche in altri tessuti umani (si veda in proposito l'articolo scientifico <<Aluminum Toxicity in Infants and Children>>, pubblicato da Pediatrics. Official Journal of the American Academy of Pediatrics, 1996, volume 97, numero 3).
Se la scoperta è piuttosto recente, è dunque comprensibile che alcuni medici potrebbero ancora oggi sottovalutare od ignorare la pericolosità di certi composti che contengono alluminio, in relazione alle reazioni avverse dei vaccini. Sarebbe necessario - secondo la mia modesta opinione - che la comunità scientifica italiana proponga più congressi e dibattiti interni alla stessa comunità a proposito della sicurezza della profilassi vaccinale, dove medici ed addetti ai lavori dell'industria farmaceutica si confrontino anche e soprattutto con studi internazionali, provenienti da oltreoceano (da Occidente o dall'estremo Oriente), ed eseguiti da enti di ricerca od istituti universitari poco o per nulla influenzati dagli interessi delle case farmaceutiche.
Infatti, come recentemente ribadito da un altro articolo scientifico più recente, datato 2012 e sottoposto alla mia attenzione da un amico (che ringrazio), i bambini hanno una fisiologia più vulnerabile all'ambiente ed alle sostanze tossiche rispetto alla fisiologia degli adulti. Dunque i bambini e gli infanti non possono essere considerati dei "piccoli adulti". L'articolo in questione è intitolato <<Mechanism of aluminum adjuvant toxicity and autoimmunity in pediatric population>>, a firma di L. Tomljenovic a CA Shaw (Lupus, 2012, 21, fonte: http://lup.sagepub.com
Il primo ricercatore - la dr.ssa Lucjia Tomljenovic - appartiene al Neural Dynamics Research Group, Department of Ophtalmology and Visual Sciences dell'Università della British Columbia (Vancouver), mentre il dr. CA Shaw è membro dello stesso gruppo di ricerca del Dipartimento canadese, ma anche della Experimental Medicine and the Graduate Program in Neuroscienza, della stessa British Columbia di Vancouver (Canada). L'articolo dei due ricercatori si occupa della sicurezza dei vaccini, in relazione agli adiuvanti (come l'alluminio), alla neurotossicità ed alle malattie autoimmuni. L'alluminio - sostiene l'articolo scientifico citato - possiede proprietà neurotossiche, ma è anche un potenziale stimulatore del sistema immunitario. Questa è la ragione per la quale esso viene usato come adiuvante (aiuto) nei vaccini. Gli Autori sostengono anche che il suo uso non fa tuttavia i conti con la sua sicurezza. Essa, invece di risiedere su evidenze scientifiche e test, si basa più che altro su "assumptions", sostantivo inglese che indica semplici supposizioni, ipotesi e convincimenti non provati. Una stessa persistenza a lungo termine di alluminio come adiuvante nei vaccini, può condurre - sostengono sempre gli Autori - a disfunzioni cognitive ed a malattie autoimmuni anche in soggetti adulti. Per quale ragione - dunque - i bambini e gli infanti sono sottoposti a profilassi vaccinale con vaccini contenenti alluminio? Non a caso alcuni dei paragrafi dell'articolo scientifico della dr.ssa Tomljenovic e del dr. Shaw s'intitolano: <<Al adjuvants: a toxicological risk to a developing child>> e <<Mechanism of immune stimulation by Al adjuvants: what are the risks?>>, che si possono tradurre rispettivamente con i titoli: "Adiuvanti all'Alluminio: un rischio tossicologico per un bambino in via di sviluppo" e "Meccanismi della stimolazione immunitaria degli adiuvanti all'alluminio: quali sono i rischi?". Alcune ricerche risalenti a 15-17 anni fa, hanno dimostrato che gli adiuvanti dei vaccini possono indurre malattie autoimmuni, ed influenzare il sistema nervoso (Cohen e Shoenfeld, e Israeli). Inoltre, i primi anni di vita sono critici per lo sviluppo del cervello, e dunque esposizioni ripetute nel tempo ad adiuvanti all'alluminio costituiscono una significativa "sfida neuroimmunotossicologica" ai neonati ed ai bambini. Reazioni avverse sono possibili, anche associate alla cosiddetta sindrome "ASIA". La ASIA - acronimo dall'espressione in lingua inglese "Autoimmune/inflammatory Syndrome Induced by Adjuvants" - è un sigla che identifica  la cosiddetta SAIA: Sindrome Autoimmune/infiammatoria Indotta da Adiuvanti, ed è anche chiamata Sindrome di Shoenfeld.
Ma ciò che è più importante è il seguente ragionamento esposto dagli Autori: essi sostengono sì che la causalità (il rapporto causa-effetto) fra vaccinazioni e gravi reazioni avverse ai vaccini è raramente stabilita (cioè riconosciuta) nella sua associazione temporale, ma tale mancanza di evidenza del nesso di causalità potrebbe essere dovuta alla inadeguatezza metodologica delle prove (test sperimentali) compiute sui vaccini stessi.
Ma l'alluminio - purtroppo - non è il solo elemento chimico che desta preoccupazione perché contenuto in alcuni vaccini. Infatti è degno di rilievo il pensiero espresso da un ricercatore italiano: il dr. Stefano Montanari (Bologna, 1949) in merito ai vaccini ed alla loro sicurezza, a seguito di analisi chimiche condotte su alcuni campioni di vaccini. Il dr. S. Montanari - laureato in Farmacia nel 1972 all'Università di Modena con una tesi in Microchimica - si occupa di nanopatologie come consulente scientifico, ed è autore di diverse pubblicazioni scientifiche. Allo scopo di chiarire alcuni punti emersi durante un incontro-convegno sui vaccini a cui aveva preso parte a Padova, nell'autunno 2013, egli ha prodotto mesi fa uno scritto diffuso nel blog del suo sito ufficiale http://www.stefanomontanari.net/sito/blog, sottolineando alcuni punti a suo dire "critici". 
Tali punti cruciali della questione sono elencati e discussi nello scritto intitolato <<Chiariamo la storia dei vaccini una volta per tutte>>. Ne cito qui solo alcuni, lasciando al lettore facoltà di consultare autonomamente e direttamente il testo integrale del dr. Montanari, per contestualizzare il suo pensiero: "il contenuto di particelle solide e inorganiche nei vaccini analizzati", "la dichiarazione mancante di tutti i componenti, indipendentemente dalla loro quantità", e "la mancanza di dati epidemiologici affidabili sugli effetti reali dei vaccini sia per quanto riguarda le reazioni avverse sia per quanto riguarda la loro reale attività".
Per chiudere questo mio articolo di riflessioni - a cui fa seguito un elenco di Leggi e documenti da consultare per chi voglia proseguire autonomamente - sarebbe auspicabile a mio avviso se i neogenitori potessero esercitare sempre una scelta consapevole e libera verso la pratica vaccinale (obbligatoria e facoltativa), e s'informassero sempre il più possibile sui vaccini, i loro componenti e sulle possibili reazioni avverse, ponendo domande ai propri medici ed agli operatori del settore, ed invitandoli magari a confrontarsi con articoli di divulgazione scientifica e saggi scritti da pediatri che vedono la questione della sicurezza dei vaccini da più prospettive. Scritti che gli stessi genitori dovrebbero - quando possibile - leggere e comprendere. Perché i figli di oggi e del domani - che costruiranno forse un mondo migliore e più giusto - meritano questo sforzo.
© Luca Scantamburlo
28 dicembre 2013
socio della Free Lance International Press (F.L.I.P., Roma),
della I.A.P.P. (Miami)

e socio sostenitore di Reporters sans frontières

Testo riproducibile in Rete citando fonte (link), data e Copyright dell'autore.

Fonti e documenti per approfondire:
<<Chiariamo la storia dei vaccini una volta per tutte>>, di Stefano Montanari, Giov. 07 Novembre 2013, Giov. 10 Ottobre 2013, consultabile al link http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2530-chiariamo-la-storia-dei-vaccini-una-volta-pertutte.
html
<<Mechanism of aluminum adjuvant toxicity and autoimmunity in pediatric population>>, di L. Tomljenovic a CA Shaw (Lupus, Special article, 2012, 21, fonte: http://lup.sagepub.com)
<<SAIA. Sindrome Autoimmune/infiammatoria indotta da adiuvanti: presente e futuro,>> di C. Perricone, C. Alessandri, G. Valesini; Reumatologia, Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche, Sapienza Univ. di Roma, Reumatismo, 2011, 63 (2); 63-66
<<Aluminum Toxicity in Infants and Children>>, pubblicato da Pediatrics. Official Journal of the American Academy of Pediatrics, 1996, volume 97, numero 3).
Legge regionale 23 marzo 2007, n. 7, Sospensione dell'obbligo vaccinale per l'età evolutiva, Legge della Regione veneta
Legge 29 ottobre 2005, n. 229, Disposizioni in materia di indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie (G.U. 5 nov. 2005, nr. 258).
Legge 25 febbraio 1992, n. 210 (in G.U. 6 marzo, n. 55), Indenizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni